Sentiero per Pizzo di San Michele da Calvanico – Guida completa

Scopri il sentiero di trekking panoramico per il Pizzo di San Michele partendo da Calvanico (Salerno) e visita il santuario più alto d’Italia.

Tempo di lettura: 13 minuti

Credits : instagram.com/donatopirolo

Sentiero Pizzo san michele da Calvanico

Lunghezza: km 4.3

Tempo medio: 3:00

Difficoltà: Media

Segnaletica: CAI 115

Partenza: Acqua Carpegna

Arrivo: Acqua Carpegna

Dislivello + : m 448

Dislivello - : m 447

Alt. Max: m 1567

Alt. Min: m 1121

Fonti d'acqua: Sì

Costo: Gratuito

Tra le magnifiche montagne dei Monti Picentini, si trova il percorso che da una frazione di Calvanico vi porterà al Pizzo di San Michele. Immergendovi nel cuore della Campania, scoprirete l’affascinante itinerario che porta al santuario più alto d’Italia. Questo percorso panoramico vi offrirà un’esperienza di trekking indimenticabile e un’opportunità unica per immergervi nella natura incontaminata.

Itinerario per Pizzo di San Michele: Sentiero, difficoltà e consigli informativi.

Il sentiero per Pizzo di San Michele offre un’avventura di andata e ritorno che ti immerge nel meraviglioso Parco Regionale dei Monti Picentini. Ricco di paesaggi mozzafiato, è un sentiero perfetto per i trekker che vogliono godersi appieno la natura.

Indicazioni lungo il sentiero per raggiungere Pizzo di San Michele

  1. Partenza da Località Acqua Carpegna: Questo è il punto in cui inizierà la tua avventura, il luogo dove hai parcheggiato la tua auto.
  2. Casone De Fazio: Appena passato il parcheggio, sarai accogliuto dalla vista del Casone De Fazio. E’ il posto ideale per fare il pieno d’acqua alla tua borraccia prima di iniziare la salita sul sentiero sulla tua destra.
  3. Svolta a destra: A circa 500 metri di distanza, un bivio ti condurrà a svoltare a sinistra, seguendo il percorso contrassegnato come CAI 115. Grazie al sentiero ben battuto, sarà difficile prendere una strada sbagliata.
  4. Continua dritto fino alla croce: Nel tuo cammino, troverai una croce di ferro che segna 1/4 del tuo percorso. Prosegui dritto da lì.
  5. L’epitaffio: Raggiunto l’epitaffio, prenditi un momento per godere della vista mozzafiato che si offre a te: sei a metà percorso!
  6. In salita fino in vetta: Da qui in avanti, il sentiero si snoda in un’unica direzione. Ti basta seguirlo per raggiungere la cima.
  7. Ritorno: Concludi la tua straordinaria avventura di trekking tornando indietro sullo stesso sentiero percorso all’andata.

Quanto è lungo il percorso da Acqua Carpegna a Pizzo di San Michele?

Per raggiungere la vetta di Pizzo San Michele da Calvanico, è necessario intraprendere un affascinante itinerario di circa 4,5 chilometri (andata e ritorno). Un tragitto che permette di immergersi completamente nella bellezza della natura circostante e di scoprire i segreti nascosti di questo angolo di Campania.

Il tempo di percorrenza stimato per completare il percorso, tenendo conto delle soste necessarie per ammirare il paesaggio e riposarsi, è di circa 3 ore. Può quindi tranquillamente essere organizzato come un’escursione di mezza giornata. È importante però ricordare che la durata del percorso può variare a seconda del livello di preparazione fisica e dell’esperienza di trekking dei partecipanti. Pertanto, è consigliabile pianificare adeguatamente il proprio tempo e portare con sé tutto l’occorrente per affrontare il sentiero, come pranzo a sacco e acqua in abbondanza. Il nostro consiglio è di partire in mattinata, godervi la passeggiata nella natura, pranzare di fronte al meraviglioso panorama che offre la vetta, rilassarvi e poi riscendere con calma nel pomeriggio. 

Mappa GPX per Pizzo di San Michele

Cosa vedere lungo il percorso per Pizzo di San Michele: Info e Foto.

Il Santuario di San Michele Arcangelo, il più alto d’Italia.

Combinando storia, spiritualità e natura, il Santuario di Pizzo San Michele è un gioiello architettonico unico, fatto di costruzioni diverse fuse in un tutt’uno. Se ci fermiamo ad osservare l’intero complesso, vedremo da sinistra a destra: un serbatoio d’acqua, la Chiesa di San Michele, quella di Sant’Agostino, un rifugio accogliente completo di camino – che ospita ogni anno camminatori e pellegrini, e un deposito che nasconde una cucina. Tra tutti, il rifugio è sempre aperto, mentre l’accesso al Santuario è riservato solo ai momenti di celebrazioni religiose.

La Cappella di Sant’Agostino

La cappella di Sant’Agostino, insieme al rifugio e al deposito, costituisce il cuore più antico del complesso. Il santuario si crede abbia origini longobarde, tuttavia, senza prove tangibili o documenti ufficiali, rimane una supposizione. I manoscritti più antichi che menzionano la cappella risalgono alla metà del XVII secolo e sono custoditi nell’Archivio Diocesano di Salerno.

La Nuova Chiesa di San Michele

Contrariamente, la chiesa di San Michele rappresenta la sezione più moderna del complesso. La sua costruzione iniziò nel 1945 e terminò nel 1949, con la partecipazione sia maschile che femminile. Le sue pareti sono state erette con pietre spaccate e calce, prodotta in una vicina fornace, ormai ridotta a pochi resti a causa di un fulmine.

Il Campanile diventato Cisterna

Alla sinistra della chiesa, troviamo l’attuale cisterna, che in passato era un campanile. Fu convertita in cisterna nel 1965, a seguito di ripetuti danni da fulmini e per far fronte alla mancanza di risorse idriche nella zona di Pizzo San Michele garantendo così una fonte di acqua per i pellegrini. Un tempo, salendo su per una scalinata ormai in rovina, si raggiungeva il piano superiore del campanile per suonare le campane durante le cerimonie. Per evitare che il metallo attirasse i fulmini, le campane venivano smontate e rimontate. Negli anni ’70, il complesso è stato equipaggiato con un parafulmine e successivamente con una gabbia di Faraday, una griglia metallica lungo tutte le pareti, per difendere la struttura dai fulmini.

Cosa si vede da Pizzo di San Michele: Il Panorama.

Panorama da Pizzo di San Michele - Monte toro

Come raggiungere il Sentiero che porta a Pizzo di San Michele in Auto o con i mezzi pubblici

Per avventurarsi sul sentiero che conduce al Pizzo di San Michele, è necessario raggiungere la Località Acqua Carpegna (Casone de Fazio), situata a 1120 metri di altitudine. Questa località è il punto di partenza ideale per intraprendere l’escursione alla cima della montagna.

Se si proviene da Salerno, è possibile raggiungere Acqua Carpegna seguendo la strada provinciale SP1 in direzione di Calvanico, passando per la frazione di Penta. Dopo aver attraversato il paese di Calvanico, si prosegue in direzione di Acqua Carpegna seguendo le indicazioni stradali. Il tragitto in auto da Salerno ad Acqua Carpegna dura circa un’ora, a seconda delle condizioni del traffico.

Se non avete la possibilità di raggiungere la località Acqua Carpegna in macchina, non disperate. Un’altra opzione è quella di raggiungere il centro di Calvanico con l’autobus e poi proseguire a piedi percorrendo un pezzo del sentiero CAI 116. Questa variante è però più lunga, segue dei tratti di asfalto e ha circa il doppio del dislivello positivo del sentiero con partenza ad Acqua Carpegna. Per questo motivo, consigliamo solo ai più allenati o ai bikers di intraprendere questo percorso.

Dove parcheggiare nei pressi del sentiero per Pizzo di San Michele

Una volta arrivati a Località Acqua Carpegna, si può parcheggiare gratuitamente l’auto in prossimità del Casone de Fazio e iniziare l’escursione lungo il tranquillo e ben segnalato sentiero che conduce alla vetta del Pizzo di San Michele. Durante l’itinerario, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nella natura incontaminata del Parco Regionale dei Monti Picentini e di scoprire le bellezze paesaggistiche che caratterizzano questo territorio.

Qual è il periodo migliore per fare il percorso per Pizzo di San Michele?

Il Pizzo di San Michele è una meta adatta a tutte le stagioni, tuttavia, alcuni periodi dell’anno offrono condizioni climatiche e paesaggistiche più favorevoli per un’escursione piacevole e sicura. Tra questi, spiccano la primavera, l’estate e l’autunno.

Se scegliete di fare questo trekking in primavera, godrete della natura circostante che si risveglia e offre uno spettacolo di colori e profumi ineguagliabile. In questo periodo dell’anno i sentieri sono in genere asciutti e praticabili, e le temperature miti rendono l’escursione piacevole senza rischiare sovraffaticamento o colpi di calore. Inoltre, le giornate più lunghe permettono di godere appieno delle viste panoramiche lungo il percorso. Se poi volete vivere un’esperienza unica, vi consigliamo di salire al santuario di San Michele il 7 maggio (magari insieme alla processione) e di assistere alla messa serale e dormine nel rifugio o, se sapete orientarvi e siete adeguatamente attrezzati, fare il percorso in notturna.

L’estate può essere un’ottima scelta per chi desidera sfruttare le vacanze estive per fare trekking e godersi il paesaggio. Il percorso è in buona parte coperto grazie alla presenza di alberi. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle temperature elevate e all’esposizione al sole durante le ore più calde della giornata. È consigliabile iniziare l’escursione al mattino presto o nel tardo pomeriggio, per evitare i picchi di calore. È inoltre importante portare con sé sufficiente acqua, poiché non ci sono fonti d’acqua lungo il percorso che può risultare più faticoso nelle calde giornate estive.

Il trekking in autunno offre un’atmosfera magica, con i colori caldi delle foglie che si mescolano al verde della vegetazione. Le temperature autunnali sono ideali per il trekking e le giornate sono ancora sufficientemente lunghe per godere delle viste panoramiche. È importante, però, prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e verificare la presenza di eventuali precipitazioni o venti forti prima di intraprendere l’escursione.

Infine, il percorso che da Calvanico porta al Pizzo di San Michele può essere intrapreso anche in inverno, quando viene coperto da un manto di neve. Con un po’ di fatica e di buona volontà potrete raggiungere la cima, godere della stupenda vista del santuario innevato e del suggestivo panorama che lo circonda, dalla costa alle montagne ricoperte di neve. Consigliamo questo trekking invernale solo ad escursionisti mediamente esperti, allenati e muniti di buone scarpe da trekking invernali e abbigliamento impermeabile. Prima di imbarcarvi in questa meravigliosa avventura, però, assicuratevi che la strada sia percorribile, il tempo sia buono e di essere sufficientemente coperti.

In definitiva, il periodo migliore per fare il sentiero che conduce al Pizzo di San Michele varia a seconda delle preferenze personali e delle condizioni climatiche. In generale, consigliamo di fare questo trekking in primavera o in autunno, ma ogni stagione offre sicuramente un’esperienza indimenticabile.

Cosa portarsi per l’escursione a Pizzo di San Michele?

Una buona preparazione è fondamentale per affrontare l’escursione sul Pizzo di San Michele con serenità e sicurezza. Prima di partire, è importante organizzare il proprio zaino e assicurarsi di avere tutto il necessario per il trekking. Ecco alcuni elementi indispensabili da non dimenticare:

  1. Borraccia: ricorda che una volta partiti da Acqua Carpegna, lungo il percorso non sono presenti fonti d’acqua. Nonostante il percorso non sia particolarmente impegnativo, soprattutto nei mesi più caldi, l’acqua è fondamentale per godere a pieno dell’escursione ed evitare malori dovuti alla disidratazione. Porta con te una borraccia riutilizzabile e riempila prima di iniziare il sentiero.
  2. Cappello: per proteggere la testa dal sole e dal caldo, soprattutto nelle giornate estive.
  3. K-way: una giacca a vento impermeabile e traspirante ti proteggerà dalle intemperie e ti aiuterà a mantenere una temperatura corporea costante.
  4. Maglietta di ricambio: una maglietta extra ti permetterà di cambiarti in caso di sudore eccessivo o se dovesse piovere.
  5. Cibo: Mangiare qualcosa dopo aver concluso il percorso circondato a 360 gradi dalle meraviglie della Campania è un’esperienza che rigenera il corpo e l’anima. Ricorda però che non ci sono strutture che forniscono cibo né sulla cima, né durante il percorso. Quindi, porta con te snack energetici e un pasto leggero per ricaricare le energie durante l’escursione.
  6. Coltellino Svizzero: un utensile multifunzione può tornare utile in diverse situazioni, come tagliare cibo, aprire una confezione o effettuare piccole riparazioni.
  7. Scarpe da trekking: indossa calzature adatte al terreno e alle condizioni meteo, preferibilmente con suola antiscivolo e supporto alla caviglia.
  8. Bastoni da trekking: pur non essendo strettamente necessari, possono essere molto utili per distribuire il peso durante il percorso aiutarti a gestire le variazioni di terreno in salita e in discesa.
  9. Kit di primo soccorso: pur non essendo un’escursione impegnativa o pericolosa, è sempre meglio avere con sé un kit base di primo soccorso con qualche cerotto ed eventuali medicinali personali.

Tenendo presente questa lista di cosa portarsi durante l’escursione sul Pizzo di San Michele, sarai pronto ad affrontare la giornata in montagna con serenità e sicurezza, godendoti appieno l’esperienza del trekking in questo affascinante scenario naturale.

Storie e leggende legate a Pizzo di San Michele

L’Apparizione dell’Arcangelo

Il monte Pizzo San Michele è avvolta da leggende, la più famosa delle quali racconta un’apparizione dell’arcangelo Michele durante l’era medievale. Questo avvenimento ha dato origine a un fervente culto micaelico, portando il Monte Toro ad essere conosciuto come Pizzo San Michele, e ha reso il luogo meta di numerosi pellegrinaggi. Devoti intraprendono il viaggio lungo le pendici del monte sacro per raggiungere il santuario di San Michele, il più in alto d’Italia.

L’Epitaffio: Amore e Sacrificio.

All’incirca a metà del percorso, sul cammino verso la cima, si trova un monumento ricco di simboli micaelici. Sulla sua facciata c’è un epitaffio datato 1616, accanto a una nicchia che custodisce una statuetta dell’arcangelo Michele.

«Divoto passeger che stanco e lasso ad adorar Michele affretti il passo, qui li cibi pascali lasciar dei, altrimenti sconvolti l’elementi, turbato il ciel vedrai, e in un istante vindice il santo avrai e non amante».

Epitaffio lungo il Sentiero di Pizzo San Michele

Curiosamente, nel corso degli anni, una parte dell’epitaffio è stata malinterpretata, dando origine a una credenza locale che impediva alle coppie di proseguire il viaggio insieme da quel punto in poi.

Nella narrazione popolare, si tramanda un aneddoto particolare legato al periodo di edificazione della chiesa sul Monte Toro. All’epoca, i giovani innamorati che erano incaricati di portare su i materiali necessari per la costruzione dovevano rispettare un’insolita regola: non potevano scalare insieme la montagna. Così, con pazienza e dedizione, ognuno attendeva alla base del monte il ritorno dell’altro prima di iniziare il proprio viaggio verso la cima.

La Pietra Sacra

Avvicinandosi alla cima, si incontra la Pietra Santa, adornata da una croce greca in marmo bianco. Questo luogo segna l’ultima tappa del viaggio, poco prima di raggiungere il santuario.

L’Edificazione del Santuario

Durante la costruzione del santuario, le donne contribuirono gratuitamente al trasporto dei materiali pesanti sulla cima della montagna, mentre gli uomini venivano pagati. Questo impegno è documentato nel libro del professore Disantarosa, un testo che fornisce un’interessante visione della storia di questo sentiero per Pizzo di San Michele.

Dove e cosa mangiare vicino al sentiero per Pizzo di San Michele?

Dopo una giornata di trekking, niente è più gratificante di un pasto gustoso e rigenerante. Nei dintorni del Pizzo di San Michele, scendendo verso Calvanico, troverai numerosi ristoranti e pizzerie che offrono deliziose specialità della cucina locale. Ecco alcuni dei ristoranti – pizzerie in zona:

  • Pizzeria O’ Scugnizzo: una delle migliori pizzerie della zona. Ottime pizze gustose e digeribili ad un prezzo eccezionale. Se volete godervi una pizza di prima qualità senza appesantirvi è decisamente il posto giusto per concludere la vostra giornata di trekking in bellezza.
  • Ristorante – Pizzeria A Puteca d’ ‘o Munaciello: locale a gestione familiare in cui si possono assaporare i piatti della tradizione, rigorosamente fatti in casa. Le porzioni abbondanti e i prezzi decisamente bassi renderanno la vostra giornata al pizzo di San Michele ancora più memorabile.
  • Ristorante – Pizzeria I Napoli: ottimo sia per prendere qualcosa al volo che per sedersi e mangiare comodamente al ristorante. Potrete infatti sia prendere una pizza al taglio o farvi fare una pizza da asporto nel locale antistante il ristorante, dove ogni giorno vengono cucinati prodotti freschi da forno, sia gustare gli ottimi piatti serviti al ristorante. Il menù è ricco e spazia dai Mari ai Monti, con un’ottima carta dei vini e materie prime di prima qualità. Ottimo per coccolarvi un po’ dopo la fatica dell’escursione.
  • Ristorante – Pizzeria Il Rifugio: altro ristorante a conduzione familiare dall’atmosfera calda e rustica. I piatti sono tutti legati alla tradizione dei Monti Picentini, anche se il pezzo forte è la carne paesana. I prezzi sono molto accessibili. Questo ristorante ha anche un hotel in cui poter pernottare in caso vogliate prendervela con più calma e rimanere in zona.

Scegliendo di gustare questi piatti tradizionali, avrai l’opportunità di immergerti nella cultura gastronomica locale e concludere la tua escursione sul Pizzo di San Michele in modo delizioso e memorabile. Ricorda di prenotare un tavolo in anticipo, soprattutto durante i fine settimana e i periodi di alta stagione, per assicurarti un posto in uno dei migliori ristoranti della zona.

Dove dormire vicino al sentiero per Pizzo di San Michele?

Pianificare un trekking al Pizzo di San Michele è un’avventura, ma non c’è bisogno di fare tutto in un solo giorno. Soggiornare vicino alla partenza o all’arrivo dell’escursione può essere un modo intelligente per ottenere il massimo da questa esperienza. Partire presto, freschi e riposati, o coccolarsi dopo una giornata all’aria aperta, può fare la differenza.

Ecco le strutture raccomandate in zona Calvanico e dintorni:

  • Lotelito Apartment: un vero e proprio nido confortevole, impeccabile per pulizia e accoglienza. Dotato di un sistema di accesso pratico e flessibile, si contraddistingue per un’attenzione ai dettagli che fa la differenza. Il rapporto qualità/prezzo è notevole.
  • Hotel Santa Caterina: posizionato centralmente, offre una camera spaziosa e un letto regale. Il personale cordiale, la colazione generosa e una cena a base di pesce da ricordare ne fanno un vero punto di forza. Si distingue per la qualità del servizio e del cibo, senza dimenticare il rapporto qualità/prezzo.
  • B&B Pozzo dei Desideri: situato in una zona tranquilla, propone stanze ampie e ben arredate con bagno privato. L’area esterna è molto accogliente, un luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata di trekking. Il plus? Un frigorifero a disposizione per mantenere fresche le vostre bevande.

Conclusione

In conclusione, il sentiero per Pizzo di San Michele partendo da Calvanico offre un’esperienza unica e indimenticabile per gli amanti dell’escursione e della natura. Lungo il sentiero, avrete l’opportunità di scattare numerose fotografie con panorami unici e creare ricordi indimenticabili di questa avventura.

Le principali caratteristiche di questo sentiero includono la varietà dei panorami, l’accessibilità per escursionisti di diversi livelli di esperienza e la vicinanza ai principali luoghi di interesse della zona. Avrete opportunità di immergervi nella natura incontaminata, scoprire la flora e la fauna locali, e ammirare viste spettacolari sul Golfo di Salerno e sui Monti Picentini. Senza contare che questa è un’escursione da poter fare anche in famiglia. Con la dovuta organizzazione, infatti, potrete fare questo trekking con i bambini.

I benefici di intraprendere questa escursione vanno oltre la semplice attività fisica: il sentiero per Pizzo di San Michele vi permetterà di vivere un’avventura rigenerante per mente e spirito, allontanandovi dallo stress della vita quotidiana e immergendovi in un ambiente naturale di rara bellezza. Inoltre, percorrendo questo percorso, avrete l’opportunità di conoscere la cultura e le tradizioni locali, arricchendo ulteriormente la vostra esperienza.

Buttatevi alla scoperta di questo straordinario viaggio nel cuore della natura Campana, che vi lascerà senza fiato e con il desiderio di tornare a esplorare le meraviglie nascoste di questo affascinante sentiero.

Domande Frequenti

Quanto tempo si impiega per percorrere il sentiero del Pizzo di San Michele da Calvanico?

Il tempo stimato per completare il sentiero varia tra le 2 e le 5 ore, a seconda del ritmo di cammino e delle soste effettuate lungo il percorso.

Qual è il dislivello totale del sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

Il dislivello totale del sentiero è di circa 894 metri c.a.

Il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico è adatto a bambini e principianti?

Sì, il sentiero è adatto a escursionisti di tutte le età e livelli di esperienza, purché in buona forma fisica e adeguatamente attrezzati.

Sono presenti punti di ristoro lungo il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

Lungo il sentiero non ci sono punti di ristoro, quindi è consigliabile portare con sé cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione.

È possibile portare animali domestici sul sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

Sì, gli animali domestici sono ammessi sul sentiero, purché tenuti sotto controllo.

È richiesto un permesso o un biglietto d’ingresso per percorrere il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

No, l’accesso al sentiero è gratuito e non è richiesto alcun permesso.

Quali sono le principali difficoltà tecniche che si possono incontrare lungo il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

Il sentiero presenta alcune salite e discese ripide, ma non presenta difficoltà tecniche particolari. Tuttavia, è importante prestare attenzione in caso di maltempo o terreno scivoloso.

Come posso prepararmi fisicamente per l’escursione sul sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

È consigliabile praticare regolarmente attività fisica, come camminate, trekking o corsa, per abituarsi alle lunghe distanze e ai dislivelli presenti sul sentiero.

Quali sono i principali punti panoramici da non perdere lungo il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico?

Salendo sul pizzo di San Michele da Calvanico troverai diversi scorci panoramici che si aprono davanti a te nelle zone dove la vegetazione si fa più rada. A metà percorso, troverai una colonna con la statua di San Michele nel centro, da lì, potrai ammirare l’intero golfo di Salerno.

È possibile percorrere il sentiero per il Pizzo di San Michele da Calvanico in mountain bike?

Il sentiero è prevalentemente pedonale e presenta alcune sezioni con pietre e passaggi stretti. Con un buon grado di preparazione è però possibile percorrere il sentiero anche in mountain bike.

Foto dell'autore

Italiacammino

Amanti del trekking e della natura, esploriamo e documentiamo i sentieri nascosti d'Italia. Insieme a organizzazioni locali, condividiamo le meraviglie italiane. Unisciti alla nostra avventura e scopri la bellezza eterna dei percorsi italiani.

Il Sentiero dei Commenti: Condividi con noi la tua storia.

Le informazioni, i percorsi e le mappe gpx su questo sito sono puramente informative. Non ci assumiamo responsabilità per incidenti, lesioni o danni derivanti dall'uso di tali informazioni. Prima di intraprendere qualsiasi escursione, valutate le vostre capacità, le condizioni meteo, l'equipaggiamento e il percorso. Consultate associazioni di trekking locali e guide locali per informazioni aggiornate. La vostra sicurezza è vostra responsabilità. Usando le nostre informazioni, accettate tutti i rischi e responsabilità correlati. Leggi il Disclaimer »